Durante la conferenza annuale dell’Associazione Nautica Regionale del Lazio svoltasi il 16 dicembre a Fiumicino (Roma) il presidente, Stefano Citrone, oltre a illustrare il bilancio sull’attività dell’ente, ha presentato due nuovi progetti volti a rendere le trattative commerciali dei soci più trasparenti e ispirate a principi di collaborazione.
– Con quali dati arriva l’Anrl a questo appuntamento annuale?
“Il mercato nautico è molto cambiato negli ultimi anni, purtroppo in peggio. Dal 2007 a oggi, per esempio il settore dei motori fuoribordo ha subito un calo del 60 per cento, siamo passati da 24.000 a 10.000 unità vendute l’anno. Il mercato del nuovo registra quindi una forte crisi. Solo negli ultimi mesi si ravvisa qualche trend positivo, soprattutto per quanto riguarda le barche a vela, ma sono piccoli bagliori. Dal mercato dell’usato invece arrivano dei segnali positivi che testimoniano come in questo momento il settore rappresenti una risorsa vantaggiosa per i concessionari e per i clienti: spesso un battello che ha 3 o 4 anni costa la metà rispetto al nuovo e visto l’utilizzo limitato dei mezzi che caratterizza l’utente medio italiano, parliamo di unità che in questo lasso di tempo in genere hanno appena finito il rodaggio e a volte neanche quello. Allora abbiamo deciso di concentrarci su questo segmento che rappresenta il 70 per cento del mercato”.
– Avete delle proposte concrete?
“Sì, vogliamo rendere più sicure le compravendite da parte dei nostri associati. Il nostro impegno è rivolto soprattutto alla riqualificazione delle professionalità degli operatori, ossia cantieri, concessionari e dealer, che devono trattare con più rispetto il settore dell’usato cercando di offrire al cliente un rapporto improntato a criteri di massima correttezza e trasparenza. Il campo automobilistico e motociclistico da questo punto di vista sono molto avanti sul piano normativo: per quanto riguarda l’usato infatti è in vigore il Decreto Legislativo n. 206 del 2005, il quale prevede che nel contratto di vendita sia dichiarato l’uso pregresso del veicolo. Noi operatori nautici dobbiamo adeguarci a questi principi cercando di offrire prodotti vantaggiosi come prezzo, ma anche garantiti in merito alle caratteristiche tecniche e, per così dire, trasparenti sul piano contrattuale, in modo da saldare il rapporto di fiducia con il cliente oltre la consegna del bene. Abbiamo così elaborato una Dichiarazione legale di conformità dei beni usati, siano essi un fuoribordo, un tender o un cabinato. Su questo documento vengono elencati in modo dettagliato e dopo un accurato controllo tecnico i dati del mezzo, il suo stato d’uso, le eventuali riparazioni subite e i precedenti proprietari. Un prodotto può avere anche 20 anni, ma se il venditore dopo la revisione ne attesta la buona condizione, lo certifica con una dichiarazione scritta. Un passo importante nei confronti della clientela nautica, anche perché rispetto alle automobili o alle motociclette, il mezzo barca proprio per il contesto marino in cui si esprime deve essere un prodotto più sicuro e affidabile, quindi offrire le massime garanzie sul piano tecnico e commerciale deve essere lo standard”.
– Altre iniziative in campo?
“Sì, un altro progetto che abbiamo portato avanti e che è complementare alla Dichiarazione legale di conformità sui prodotti usati è la creazione di una piattaforma web riservata ai cantieri e concessionari nostri soci. Ciascuno di loro inserisce in questa sorta di registro on line i dati dei propri mezzi e prodotti di seconda mano in vendita, ma ogni scheda è accessibile a tutti gli altri membri dell’associazione per cui si crea un parco di unità e accessori di seconda mano a disposizione di tutti. In questo modo per esempio se un determinato concessionario non ha la disponibilità del mezzo richiesto dal cliente nel proprio stock, accedendo al registro generale dei soci Anrl può segnalare l’eventuale presenza dell’unità presso un altro dealer nelle vicinanze, assicurando così un rapporto di fiducia con il cliente stesso. Insomma uno strumento di collaborazione tra i singoli operatori regionali che lavorano spalla a spalla e non uno contro l’altro”.
David Ingiosi
Nautica Report